Andrea Martines - Blog (2006-2013)

Convivenza Autorizzata dalla Chiesa Cattolica

13 luglio 2007

Ovvero la CACC. Questa è la sigla che da oggi consiglio di adottare per i matrimoni.
Non vedo perché se da una parte si vilipendia con sigle ridicole (PACS, DICO, CUS) la libera e pacifica volontà di veder riconosciuto dallo stato laico il rapporto che ci lega a un’altra persona, non possa esserci reciprocità.
Quindi ci saranno le CACC e i CUS (se mai ci saranno). Oppure ci saranno i matrimoni, che riuniranno entrambi i casi, come dovrebbe essere. Semplicemente.

2 commenti:

1. Francesco Romeo ha detto:

13 Luglio 2007 @ 17:11

AMEN (detto laicamente). Perché tanto casino, quando basta andare 5 min. in comune e sposarsi… magari perché il problema sono coloro già sposati e non divorziati (e mi domando perché in questo caso non si cambi la legge sul divorzio) e gli omosessuali (e in questo caso, perdonatemi ma sono contro al matrimonio omosessuale, per le problematiche legate al discorso figli, comunque ottenuti)

Francesco

2. Daniele ha detto:

1 Dicembre 2010 @ 0:51

Personalmente ritengo che l’unico arcano su questo discorso si possa risolvere pensando a sestessi o meglio all’intenzione che si ha dando vita alla convivenza, se accade alcune volte di consumare bisogna guardarsi negli occhi e nella coscenza solamente perchè con quell’atto a mio parere il nostro corpo fà una promessa verso l’altra metà.Non è facile fermare il desiderio ma se piano piano si riesce si è indistruttibili.
Mi rimetto comunque di segnalarvi alcuni versetti:
Matteo 23,15
Matteo 28,20
Cordiali saltu a quanti prenderanno visione.