Quattro coppie romane da anni nel percorso adottivo vengono finalmente abbinate a quattro fratellini legatissimi del profondo sud, a condizione che possano continuare a frequentarsi nelle nuove famiglie: un esperimento adottivo inedito. Le misteriose resistenze della casa famiglia a cui sono affidati spingeranno gli aspiranti genitori a cooperare, superando le loro incompatibilità. In pochi mesi di avventurose trasferte e di centrifuga emotiva la loro idea iniziale di famiglia dovrà necessariamente allargarsi.
Io sono uno degli otto genitori reali che hanno vissuto questa avventura, e a dieci anni dagli eventi avevo voglia di raccontarla. Ho scelto di trasfigurarla con personaggi e luoghi del tutto immaginari, mescolando il dato autobiografico con elementi di fantasia. È un'arena perfetta per un relational drama, e propone uno story concept del tutto inedito.
La serie offre uno spaccato completo dell’esperienza adottiva, dal lato affettivo come da quello istituzionale, raccontando l’intero mondo che gli gira intorno, ma inquadrandolo da un caso limite affascinante: la fratria estesa disgiunta.
È un racconto corale drammatico di un’esperienza straordinaria individuale e collettiva, con elementi di thriller psicologico. Il tono della narrazione è però molto spesso ironico e valorizza i tanti risvolti grotteschi delle situazioni, dando anche libero sfogo all’euforia incontenibile delle coppie e al richiamo dell’avventura.
È una serie che parla del perseguimento dei sogni, della differenza tra le storie che ci immaginiamo e quello che la realtà ci pone invece davanti nel percorso, facendoci trovare nuove risorse per adeguarci, e spingendoci a collaborare nonostante le differenze.